(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Sul fronte della diplomazia culturale
c'è una "competizione benefica" con i nostri principali partner
europei ed extraeuropei, ed anche se alcuni di loro destinano
più risorse su questo fronte, l'Italia può rispondere con i
"forti contenuti" della sua offerta culturale. Lo ha detto
all'ANSA l'ambasciatore Pasquale Quito Terracciano, Direttore
generale della Farnesina per la Diplomazia Pubblica e Culturale.
L'ambasciatore ha ricordato ad esempio che "noi abbiamo un
rapporto di uno a dieci rispetto alle risorse che la Germania
utilizza per promozione culturale". Allo stesso tempo, "noi
abbiamo contenuti così forti che ci consentono di giocare la
partita con buone possibilità".
Uno dei progetti più rilevanti in questo senso è quello di
"diffondere ancora di più il modello educativo italiano, che è
di altissima qualità dal punto di vista della didattica, ma
anche per i valori che trasmette, e quindi è un modello
particolarmente inclusivo". Per l'ambasciatore, "la via più
logica e più sostenibile è aumentare il numero di scuole
paritarie (gli istituti privati riconosciuti dal nostro
ministero dell'Istruzione). In quest'ottica "abbiamo rinnovato
l'accordo con la società Dante Alighieri, che potrà aiutare a
portare altre scuole sul percorso del riconoscimento. E poi
realizzeremo un evento in autunno dedicato al modello formativo
italiano all'estero", ha spiegato Terracciano.
L'ambasciatore, che oggi ha aperto la Conferenza dei
Direttori degli Istituti Italiani di Cultura, ha poi
sottolineato che la scelta di ospitare l'evento Napoli è stata
fatta con l'ambizione di "creare un contatto tra gli istituti di
cultura e le realtà culturali territoriali". Per valorizzare
"espressioni culturali che nascono nei territori italiani e che
sono diversi per vocazione". Inoltre, "l'idea di uscire dal
centro per arrivare alla periferia ha anche l'obiettivo di
allargare il pubblico" dei fruitori del patrimonio culturale
italiano. (ANSA).
