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Unicef,1 piattaforma su 3 per apprendimento digitale non attiva

E solo 22% contiene funzioni per accessibilità a bimbi disabili

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 13 DIC - Un rapporto dell'Unicef lanciato oggi denuncia "la stagnazione dell'accesso all'apprendimento digitale ottenuto durante la pandemia da Covid-19, in quanto un terzo delle piattaforme sviluppate a livello nazionale sono state completamente chiuse, sono obsolete o non più completamente funzionanti, limitando gli approcci di apprendimento per aiutare i bambini a recuperare la loro istruzione".
    Il rapporto, 'Pulse Check on Digital Learning', contiene anche la primissima mappatura di 471 piattaforme nazionali in 184 Paesi realizzata dall'Unicef e da EdTech Hub. Anche se metà della popolazione mondiale è ancora offline, oltre il 70% delle piattaforme non offrono funzionalità offline. Solo il 49% delle piattaforme nei paesi ad alto reddito e il 18% delle piattaforme nei paesi a basso reddito possono essere utilizzate offline.La maggior parte delle piattaforme, il 67%, non fornisce contenuti coinvolgenti, nonostante l'interattività sia una componente centrale dell'apprendimento incentrato sullo studente, e la maggior parte offre solo contenuti statici come video e Pdf di libri di testo. Solo il 22% delle piattaforme di apprendimento digitale contiene funzioni che le rendono accessibili ai bambini con disabilità e le funzioni sono basilari, come i sottotitoli per non udenti e ipoudenti per i video. Il rapporto chiede a policymaker, settore privato, agenzie di ricerca, organizzazioni internazionali e locali e alla società civile di dare priorità a un approccio olistico all'istruzione. Questo comprende l'incorporazione dell'apprendimento digitale nelle politiche e nei piani nazionali; incrementare le risorse dedicate all'apprendimento digitale; affrontare i divari digitali e di utilizzo, formare e dare maggiori strumenti a insegnanti, dirigenti scolastici, studenti e chi se ne prende cura; seguire gli studenti nel loro percorso di apprendimento, attraverso contenuti divertenti ed educativi e un mix di tecnologie.
    "Oggi i governi si trovano di fronte a un punto cruciale: continuare con lo status quo, con il rischio di non riuscire a formare un'intera generazione, oppure investire in iniziative efficaci dal punto di vista dei costi, tra cui l'apprendimento digitale, per trasformare i loro sistemi formativi", ha commentato Robert Jenkins, direttore dell'Unicef per l'Istruzione. (ANSA).
   

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