(ANSA) - ROMA, 14 GEN - (di Fausto Gasparroni)
Migliora l'organizzazione della
didattica ma persistono criticità per l'inclusione. E' il quadro
di sintesi che emerge dalla rilevazione dell'Istat
sull'inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
Nell'anno scolastico 2020-2021, aumentano gli alunni con
disabilità che frequentano le scuole italiane (+4mila, il 3,6%
degli iscritti). Migliora la partecipazione alla didattica:
scendono al 2,3% gli esclusi dalla didattica a distanza (Dad),
contro il 23% dell'anno precedente.
Nei periodi in cui se ne è fatto ricorso molti hanno
partecipato in presenza con altri compagni (38%). Soddisfatto,
inoltre, il 98% delle richieste di dispositivi a domicilio per
seguire le lezioni a distanza.
Continua intanto a crescere il numero di insegnanti per il
sostegno - con un rapporto alunno-insegnante migliore di quello
previsto dalla legge - ma uno su tre non ha una formazione
specifica e il 20% viene assegnato in ritardo.
Dalla rilevazione Istat emerge che nell'anno scolastico
2020/2021 sono più di 300 mila gli alunni con disabilità che
frequentano le scuole italiane (fonte Miur), con un +2% rispetto
all'anno precedente.
Il protrarsi della Dad, resa necessaria dall'emergenza
pandemica, ha reso più complesso il processo d'inclusione
scolastica, ostacolando l'interazione tra i coetanei e limitando
la partecipazione alla didattica.
Tuttavia, rispetto all'anno precedente, si registra un
apprezzabile aumento dei livelli di partecipazione, anche grazie
a una più adeguata organizzazione delle scuole. Inoltre, a
differenza dell'anno scolastico 2019/2020, in cui a partire dal
mese di marzo tutte le scuole di ogni ordine e grado sono state
chiuse simultaneamente sull'intero territorio nazionale,
nell'anno 2020-2021, l'attività didattica ha previsto
l'alternarsi di periodi di lezione in presenza con periodi a
distanza, differenziati tra territori e ordini scolastici. Un
panorama di prestazioni molto eterogeneo, con una maggiore
attività in presenza nelle scuole del primo ciclo e un più ampio
ricorso alla Dad nelle scuole del Sud Italia dove le restrizioni
sono state maggiori.
Per favorire una didattica inclusiva è anche importante che
le postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni
con disabilità vengano collocate all'interno della classe. Tra
le scuole che dispongono di postazioni informatiche, la
collocazione in classe si registra nel 47% dei casi (era il 37%
tre anni fa), quota che scende nelle regioni del Sud
attestandosi al 43%, con punte minime in Abruzzo e Puglia (41%).
Il rimanente 53% dei plessi scolastici dispone di queste
tecnologie in ambienti esterni (laboratori o aule per il
sostegno). Nell'anno 2020-2021, infine, sono ancora molte le
barriere fisiche presenti nelle scuole italiane: soltanto una
scuola su tre risulta accessibile per gli alunni con disabilità
motoria. (ANSA).
