(ANSA) - ROMA, 04 DIC - "Cccorre una sostanziale riforma
dell'attuale sistema di welfare, basato principalmente sul
sistema di protezione, in favore di un nuovo modello basato sui
Diritti umani, civili e sociali".E' quanto chiesto dalle
Federazioni Fand e Fish in un documento consegnato ieri al
premier Conte in occasione della cerimonia di celebrazione della
Giornata internazionale delle Persone che si è svolta a Palazzo
Chigi. Documento che riassume le loro proposte e richieste sulle
politiche future per le disabilità.
L'attuale sistema dei servizi di welfare - sostengono - è
vistosamente inadatto a dare risposte flessibili alle persone
con disabilità, visto che esso per anni è stato basato su
servizi standardizzati non idonei nel fornire risposte
personalizzate alle persone ed ai lori bisogni differenti, in
base ai loro specifici contesti di vita e al loro progetto di
autonomia ed indipendenza. Occorre da subito investire su
un'azione sociale che tenga conto della necessaria lotta alla
segregazione e del relativo supporto alla domiciliarità (Fondo
per la Non Autosufficienza); del supporto ai caregiver familiari
affinché possano operare all'interno di un sistema integrato di
interventi e servizi di sostegno (e non sia lasciato solo con un
mero contributo economico a gestire le complesse necessità della
persona con disabilità); della necessità di ripensare la
costruzione degli interventi, in un'ottica di percorsi di vita
indipendente (Fondo per la Vita Indipendente); del bisogno di
definizione di piani nazionali per avviare processi di
de-istituzionalizzazione e di contrasto ad ogni forma di
segregazione con sostegni alla vita autonoma, indipendente e
alla domiciliarità. Sostegni necessari per garantire la scelta
di dove, come e con chi vivere, anche in modo supportato,
'durante e dopo di noi'".
Secondo le due federazione quindi è necessaria "la definizione
e l'adozione dei Lep (Livelli Essenziali di Prestazione)
sociali, anche tramite la ricomposizione complessiva della spesa
occorrente in capo ad un capiente Fondo Nazionale, tale da
rispondere al fabbisogno della generalità delle persone con
disabilità e non autosufficienti, la definizione di percorsi di
concreta inclusione nel mondo del lavoro completando le riforme
e interventi previsti dal Programma Governativo per l'attuazione
dei diritti delle Persone con disabilità e prorogando,
consolidando e strutturando gli istituti, le misure e le
soluzioni sperimentate durante il periodo emergenziale atte a
garantire l'effettività nell'accesso e mantenimento
dell'occupazione, la garanzia del pieno godimento del diritto ai
percorsi di inclusione scolastica.Non può, inoltre, venir meno
il sostegno anche ai servizi semiresidenziali e residenziali,che
rischia ormai - concludono - in pochissimi mesi di crollare e di
lasciare centinaia di migliaia di persone con disabilità,
soprattutto grave e non autosufficiente, prive di protezione".
(ANSA).