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Pazienti fragili e disabili,Unità assistenza a casa

Da oncologici a diabetici, le protezioni per chi e' più esposto

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Malati oncologici, persone che hanno subito un trapianto o che presentano diverse malattie contemporaneamente. Nel momento in cui pochi possono dirsi immuni dal timore di un contagio da coronavirus, ad avere più paura sono le persone più fragili, quelle più a rischio di sviluppare complicanze gravi, se colpite da Covid-19. Sono pensate per aiutare loro le "unità speciali" a domicilio per le persone con disabilità o in condizioni di fragilità, previste nel decreto varato ieri notte dal Consiglio dei ministri.
    Le "unità speciali" garantiranno, oltre che l'assistenza domiciliare per gli alunni con disabilità, la continuità nelle prestazioni sanitarie a domicilio a persone con disabilità che "presentino condizione di fragilità o di comorbidità tali da renderle soggette a rischio nella frequentazione dei centri diurni". In attesa di definire chi potrà beneficiarne, a fare i conti con una paura doppia per il coronavirus sono diversi milioni di persone in Italia. Tra questi i malati oncologici, molti dei quali "stanno rimandando le proprie cure per timore di poter contrarre il virus", secondo il presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt), Francesco Schittulli, che segnala come "così facendo si potrebbe compromettere il percorso di un efficace trattamento". I pazienti oncologici, ricorda la Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro, "possono essere più esposti al rischio di infezione e di eventuali complicanze, in relazione al tipo di patologia tumorale, alla condizione generale dei malati e alle cure a cui sono sottoposti rispetto a una persona sana. "Non esistono dati certi sui rischi di contrarre l'infezione da coronavirus durante la chemioterapia", osserva Francesco Perrone, direttore dell'Unità sperimentazioni cliniche dell'Istituto nazionale tumori di Napoli, "tuttavia è ragionevole pensare, per analogia con quanto accade nel caso dell'influenza stagionale, che in presenza di immunosoppressione da chemioterapia ci possano essere più complicanze". E lo stesso vale per chi ha subito un trapianto, da quello di rene a quello di midollo.
    Accanto a questi, tra le persone più 'vulnerabili' in questo momento ci sono tutte le persone che soffrono di malattie cardiocircolatorie, respiratorie e diabete, soprattutto se ne presentano più di una contemporaneamente. In particolare, i rischi di contrarre forme gravi di Covid-19 sono "più elevati per le persone che presentano un precario controllo del diabete e una più lunga durata di malattia", spiegano il presidente dell'Associazione Medici Diabetologi (Amd), Paolo di Bartolo, e il presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid), Francesco Purrello. Da loro arriva l'appello, rivolto ai circa 4 milioni di italiani con diabete: è importante, soprattutto ora "osservare le massime cautele", a partire dal mantenere l'aderenza alle terapie per assicurare un buon controllo degli zuccheri nel sangue. Oltre, naturalmente, a seguire le regole generali di comportamento valide per tutta la popolazione, suggerite dal Ministero della Salute. (ANSA).
   

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