(ANSA) - TORINO, 05 LUG - Se spesso i microrganismi vengono
visti con sospetto, dimenticando che meno dell'1% è patogeno,
questo mondo dell'invisibile è alla base del nostro pianeta e
svolge funzioni essenziali per la sua sopravvivenza e sviluppo.
E per rafforzare la rete nazionale di microrganismi per
conservare e valorizzare la biodiversità microbica, fornendo
strumenti efficaci per affrontare le grandi sfide sociali,
economiche e ambientali è nato 'Strengthening the Mirri Italian
Research Infrastructure for Sustainable Bioscience and
Bioeconomy', progetto sostenuto coi fondi del Pnrr (Piano
nazionale di ripresa e resilienza), che ha come capofila
l'Università di Torino, che coordinerà la più grande biobanca di
virus e batteri del Paese. Si potrà spaziare tra plastiche
completamente biodegradabili, bioarchitettura che usa mattoni in
buccia di mais e funghi, coloranti 100% naturali, il ruolo delle
alghe per la lotta ai cambiamenti climatici.
Finanziato con circa 17 milioni, il progetto coinvolge altri
14 istituzioni, fra cui Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche)
, Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e
lo sviluppo economico sostenibile) e i maggiori atenei italiani,
nella creazione di una rete con la possibilità di avere accesso
a un catalogo nazionale che comprende circa 200.000
microrganismi e di accedere a una vasta gamma di servizi e
proposte formative. (ANSA).
