(ANSA) - ROMA, 10 GIU - L'Italia potrebbe in futuro
risparmiare fino a 8,7 megatonnellate di Co2 equivalente
all'anno, pari a 60 milioni di voli da Londra a Berlino,
attraverso il ricorso allo smart working. È quanto emerge da un
nuovo studio di Carbon Trust, associazione non a scopo di lucro
istituita nel 2001 per aiutare le Organizzazioni a ridurre il
loro impatto ambientale, e commissionato dal Vodafone Institute
for Society and Communication, il think-tank europeo del Gruppo
Vodafone.
Lo studio Homeworking - condotto in cinque Paesi europei
(Repubblica Ceca, Germania, Italia, Spagna, Svezia) e Regno
Unito - ha calcolato la quantità di emissioni di carbonio
risparmiate grazie al lavoro da remoto prima, durante e - con
proiezioni - dopo la pandemia e con particolare attenzione al
pendolarismo e alle emissioni degli uffici.
Per ogni persona che lavora in modalità agile in Italia, calcola
lo studio, il risparmio sarebbe equivalente a oltre una
tonnellata (1.055 kg) di Co2e, pari a più di sette voli
passeggeri da Berlino a Londra. Lo studio calcola anche che in
futuro circa 8,23 milioni di posti di lavoro in Italia (36%)
potranno essere svolti da remoto e che le persone in media
lavoreranno da casa circa due giorni alla settimana (1,9). Anche
la sede di Milano di Vodafone Italia ha registrato una riduzione
delle emissioni di Co2e nel corso della pandemia: in un anno
sono state risparmiate più di mille tonnellate di Co2e.
Durante il lockdown il numero di lavoratori da remoto in Italia
è salito - nella fase acuta dell'emergenza - fino a 6,58 milioni
(secondo l'Osservatorio Smart Working del Politecnico di
Milano), ciascuno dei quali ha lavorato da remoto in media 2,7
giorni a settimana. Ciò si è tradotto in un risparmio di
emissioni di carbonio di 1,861 chilogrammi di CO2e per ciascuno,
in aumento del 112% rispetto al periodo pre-Covid, afferma lo
studio. (ANSA).