(di Giuseppe Maria Laudani)
(ANSA) - BRUXELLES, 10 MAG - Dall'unione economica e politica
a quella sociale. L'Europa guarda al suo futuro invocando una
maggiore solidarietà ed un patto tra le generazioni, una veloce
ripresa economica ed un rilancio del mercato del lavoro
sostenibile e inclusivo, ma anche una riforma dei Trattati alla
base della stessa Unione.
All'indomani del vertice europeo a Porto - dove i 27 si sono
confrontati sulle conseguenze economiche emerse dalla crisi
pandemica rilanciando gli obiettivi del pilastro sociale e di un
welfare europeo, tema quest'ultimo sostenuto con forza dal
premier Mario Draghi - i leader delle tre istituzioni europee
hanno proseguito sullo stesso lavoro incontrandosi di persona a
Strasburgo nella giornata della Festa dell'Europa in occasione
della cerimonia per il lancio della Conferenza sul futuro
dell'Ue.
Certo all'orizzonte si profilano nuove scintille con i Paesi
'frugali', con la capofila Olanda che già ieri si è messa di
traverso sulla proposta di rendere strutturale il fondo Sure
contro la disoccupazione.
Ad aprire oggi i lavori nell'emiciclo del Parlamento europeo
è stato il presidente francese Emmanuel Macron che ha più volte
evocato il concetto di "solidarietà", difendendo l'efficacia
della risposta europea alla crisi del Covid-19 ed invitando poi
l'Ue a "decidere più velocemente e più forte" in futuro. "La
nostra Unione ha bisogno di un nuovo respiro democratico e
questo è il senso della Conferenza del futuro dell'Europa", ha
sottolineato il capo dell'Eliseo precisando che "in questa crisi
si è affermato un modello europeo", quello appunto della
solidarietà. A fargli eco il presidente dell'Eurocamera David
Sassoli, convinto che alla fine della pandemia la "solidarietà
europea sarà necessaria più che mai per le conseguenze della
crisi".
Ma Sassoli ha insistito anche su un altro tema non meno
importante, quello dell'aggiornamento dei Trattati europei. Un
dibattito sul quale serve "coraggio, senza tabù". In questa
prospettiva Sassoli ha ricordato la necessità di rafforzare la
capacità e la centralità del Parlamento Ue, aumentare la
trasparenza delle elezioni e anche abbordare la questione del
voto all'unanimità in seno al Consiglio.
"Questa pandemia ci ha rubato esperienze ed emozioni,
divertimento e amicizie, l'opportunità di crescere, per imparare
e correre dei rischi. E ha portato tante persone a sentirsi
ansiose, sole", ha ricordato invece la presidente della
Commissione europea Ursula von der Leyen, invocando anch'essa
"una nuova forma di solidarietà e di giustizia sociale tra le
generazioni". La politica tedesca nelle sue conclusioni ha poi
citato lo scrittore Antoine de Saint-Exupery: "Il più bel
mestiere dell'uomo è il mestiere di unire gli uomini, sta a noi
continuare a farlo". Sul palco anche il premier portoghese
Antonio Costa in rappresentanza del Consiglio che ha posto
l'accento sul fatto che questa Conferenza è un "atto di fiducia
che rivolgiamo a tutti gli europei".
E sono proprio gli europei i protagonisti ed i primi
destinatari di questa Conferenza sull'avvenire dell'Ue, la
grande consultazione cittadina che contempla una serie di
dibattiti e discussioni avviati su iniziativa dei cittadini e
che consentiranno a chiunque in Europa di condividere le proprie
idee e contribuire a plasmare il futuro comune. "Oggi celebriamo
la nostra storia, le nostre radici e, soprattutto, il nostro
futuro. Ai giovani italiani ed europei chiediamo: costruiamolo
insieme", ha scritto su Twitter il sottosegretario agli Affari
europei Enzo Amendola.
Ad invocare meno centralismo da parte di Bruxelles è stato
invece il gruppo dei conservatori e riformisti Ecr al Parlamento
europeo, che per bocca dei suoi co-presidenti ha chiesto che si
tenga conto delle esigenze degli Stati membri e delle democrazie
nazionali. La parola adesso passa ai cittadini. (ANSA).