(dell'inviato Domenico Conti)
(ANSA) - DAVOS, 23 GEN - Donald Trump aveva dato il via agli
'special address' dei leader politici al Forum economico
mondiale con toni infuocati ed altamente elettorali. Angela
Merkel chiude col segno opposto.
La cancelliera tedesca, con una narrazione opposta, pacata e
piu' complessa, ha dedicato gran parte del suo intervento al
cambiamento climatico, che Trump aveva liquidato
sbrigativamente. Tendendo la mano alla rabbia dei giovani sul
clima rappresentata a Davos da Greta. Rivendicando il
multilateralismo e il successo del 'soft power' della conferenza
di Berlino sulla Libia.
L'accordo di Parigi per frenare il riscaldamento globale
"potrebbe essere una questione di sopravivenza per l'intero
continente", avverte la cancelliera a una Congress Hall
abbastanza affollata, anche se senza la ressa che aveva accolto
Trump due giorni fa. E da li' in poi, la leader tedesca dice
tutto il contrario di Trump, che aveva descritto come "profeti
di sventura" Greta e i numerosi attivisti per il clima a Davos,
limitandosi ad aderire al piano per piantare un miliardo di
alberi dopo aver silurato l'accordo di Parigi. "L'impazienza dei
giovani va colta positivamente come qualcosa di costruttivo. Ho
65 anni, ma e' ovvio che loro hanno tutto un altro orizzonte di
vita, percio' siamo chiamati ad agire". Un gap
intergenerazionale
da risolvere con il dialogo, e' l'invito della cancelliera, che
stride con l'esaltazione muscolare della "potenza della macchina
del business americana tornata a vincere" di Trump.
Sullo sfondo del discorso della cancelliera, le
"trasformazioni di gigantesche proporzioni" che attendono
l'Europa, in cui "il modo di fare economia e il modo di vivere
cui ci siamo abituati nell'area industriale dovra' essere
abbandonato". Ma anche la vocazione geopolitica mai realizzata
dell'Europa: Merkel, forte della successo diplomatico della
conferenza di Berlino, invita a giocare un ruolo in Libia per
non cadere nella stessa trappola della Siria.(ANSA).