"Quello che voglio dirvi è che, anche
se l'amministrazione Trump metterà le politiche per il clima nel
dimenticatoio, il lavoro per contenere il cambiamento climatico
continuerà negli Stati Uniti, con impegno e passione. Come ha
detto il presidente Biden, il passo indietro è inevitabile, ma
arrendersi è imperdonabile. Questa non è la fine della nostra
lotta per un mondo più sicuro. I fatti sono ancora fatti, la
scienza è ancora scienza. La lotta è più grande di una elezione
o del ciclo politico in un paese". Lo ha detto l'inviato
speciale americano per il clima, John Podesta, a una conferenza
stampa alla Cop29 di Baku, in Azerbaigian.
"Per quelli di voi preoccupati per il cambiamento climatico,
l'esito elettorale della scorsa settimana negli Stati Uniti è
stato ovviamente deludente - ha proseguito Podesta -.
Soprattutto tenuto conto dell'impegno del presidente Biden e
della vicepresidente Harris per il clima, riportando il paese
nell'Accordo di Parigi e varando il maggior piano di
investimenti per l'ambiente con l'Inflation Reduction Act".
"E' chiaro che la prossima amministrazione cercherà di fare
un'inversione a U e rovesciare molti di questi progressi - ha
detto ancora l'inviato -. Siamo consapevoli della delusione che
gli Stati Uniti hanno causato alle altre parti dell'Accordo sul
clima, con il loro pieno impegno seguito al disimpegno. Lo so
che questa delusione è più difficile da tollerare mentre i
pericoli che noi fronteggiamo crescono in modo sempre più
catastrofico. Ma questa è la realtà. In gennaio noi inaugureremo
una presidenza che vuole ritirare gli Stati Uniti dall'Accordo
di Parigi, vuole smantellare le salvaguardie ambientali e
puntare sui combustibili fossili. Questo è quello che ha detto,
e noi dobbiamo credergli. Gli Usa sono una democrazia, e in
democrazia la volontà del popolo prevale".
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