"Dobbiamo cambiare gli stili di
vita, tornando a parlare dell'alleanza tra l'uomo e la natura, e
dobbiamo cambiare le attuali regole di governance scrivendone di
nuove che siano improntate al principio cooperativo invece che a
quello competitivo". Lo ha affermato Stefano Zamagni, presidente
della Pontificia Accademia delle scienze sociali, secondo cui "è
essenziale farlo, soprattutto per via della nuova geopolitica
secondo la quale si può avere un'economia di mercato che cresce,
come in Cina, ma senza avere la democrazia".
Per Zamagni, intervenuto al Festival nazionale dell'Economia
civile oggi a Firenze, "tutta l'impostazione teorica mainstream
è basata sull'errato scambio tra crescita e sviluppo. Lo
sviluppo umano può essere solo integrale, e questo richiede la
contestuale presenza di tre dimensioni: la crescita, la
dimensione relazionale e la dimensione spirituale. L'assenza
delle ultime due è la grande colpa dell'oggi. La sostenibilità
ha una natura tridimensionale: ambientale, sociale, economica.
La grande sfida è trovare il modo di tenerle in armonia, e ad
oggi non esiste nessun modello a livello internazionale che dia
una risposta".
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