Il Festival dell'economia civile
"lancia proposte molto concrete per un modello di economia
sostenibile che metta al centro l'uomo, e che consideri la
tecnologia come un mezzo al servizio dell'uomo, e non l'uomo
come un'entità al servizio della tecnica". Lo ha affermato Dario
Nardella, sindaco di Firenze, che ha aperto a Palazzo Vecchio la
seconda giornata del festival. "Un'economia troppo distante dai
bisogni concreti dei cittadini, che guarda gli interessi di
pochi, che mette il potere in mano a pochi, è un'economia
pericolosa che aumenta le diseguaglianze".
"Parlare di economia civile - ha osservato Nardella a margine
dei lavori - significa occuparsi dei problemi concreti dei
nostri cittadini. Noi anche da sindaci spesso abbiamo a che fare
con una finanza senza volto, non sappiamo quali sono i livelli
di responsabilità, pensiamo ad esempio alle crisi delle
fabbriche, delle aziende, e non sappiamo mai cosa c'è dietro.
Questo genera incertezza".
Quindi, ha concluso Nardella, "noi dobbiamo recuperare la
forza della democrazia dando ai cittadini la libertà e il
diritto di essere correttamente informati, e di comprendere la
realtà intorno a loro".
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