Per un italiano su 4 i temi legati
all'inquinamento e al cambiamento climatico sono differibili
alle prossime generazioni, l'adozione dei servizi digitali per
la riduzione dei consumi energetici in Italia è ancora troppo
bassa se si vogliono davvero raggiungere gli obiettivi
concordati con l'Ue, un italiano su 3 pensa di adottare
comportamenti sostenibili, ma in realtà tali non sono.
È in sintesi ciò che emerge dalla ricerca "Sustainable
Environment 2024: il rapporto degli italiani tra digitale,
energia e ambiente" della Fondazione per la Sostenibilità
Digitale fatta in vista della Giornata mondiale dell'Ambiente
che ricorre il 5 giugno.
I risultati della ricerca (effettuata dall'Istituto Piepoli,
che a marzo 2024 ha raccolto 4000 interviste), si legge in una
nota, mettono in evidenza come l'81% degli intervistati ritenga
che i servizi digitali abbiano un impatto positivo sui consumi
energetici.
Per il 73%, le tecnologie digitali e l'intelligenza
artificiale applicate all'automazione domestica (smart home)
hanno impatti positivi sull'abitabilità delle case da parte di
persone disabili e di anziani.
"Il digitale è uno dei migliori strumenti che abbiamo a
disposizione per gestire le complesse sfide poste dal
cambiamento climatico" ha affermato Stefano Epifani, presidente
della Fondazione per la Sostenibilità Digitale" rilevando che "i
dati danno un'immagine preoccupante del Paese" per cui è
"urgente, da parte delle Istituzioni, aiutare i cittadini
formandoli adeguatamente e fornendo loro i giusti strumenti
tecnologici e, in parallelo, culturali".
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