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Progetto per diminuire inquinamento luminoso laghi, fiumi e mari

Progetto per diminuire inquinamento luminoso laghi, fiumi e mari

Università Pisa coordina partenariato internazionale AcquaPlan

PISA, 13 febbraio 2024, 19:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Gestire l'impatto dell'inquinamento luminoso e acustico di laghi, fiumi e mari e difendere la biodiversità dei sistemi acquatici. Sono gli obiettivi del nuovo progetto AquaPlan che ha preso il via nel 2024 con un finanziamento europeo di circa 2,6 milioni di euro. Fino al 2027, spiega una nota, l'Università di Pisa coordinerà un partenariato internazionale con lo scopo di studiare gli impatti e suggerire soluzioni per mitigare questi tipi di inquinamento.
    "Negli ultimi decenni sappiamo di più sugli impatti dell'inquinamento luminoso e acustico (Light and noise lollution - Lnp) sulla biodiversità acquatica - spiega Elena Maggi docente di Ecologia al dipartimento di biologia dell'Università di Pisa e coordinatrice del progetto -. Tuttavia, non conosciamo ancora bene gli effetti combinati di questi fenomeni su larga scala e per lunghi periodi di tempo; grazie ad AquaPlan vogliamo colmare questa lacuna". Il campo di azione del progetto è molto ampio, dal Mare del Nord al Mediterraneo, fino al Mar Rosso. Saranno studiate, ad esempio, le coste rocciose del Devon e della Cornovaglia nel sud-ovest del Regno Unito, zone caratterizzate da livelli contrastanti di inquinamento luminoso e acustico. Per determinare l'impatto a lungo termine sulle macroalghe e sulle piante acquatiche (come la Posidonia oceanica) saranno monitorati due habitat costieri lungo le coste liguri e toscane, dall'isola di Capraia alle Secche della Meloria. Ancora più a sud, i livelli di inquinamento acustico e luminoso saranno valutati in città costiere come Eilat (Israele) e Aqaba (Giordania), caratterizzate da una popolazione di decine di migliaia di persone e da complessi industriali lungo i litorali, porti commerciali, militari e turistici per navi da diporto.
    Fiumi ed estuari saranno invece al centro delle indagini nei Paesi Bassi, dove si analizzerà in particolare il passaggio dei pesci migratori in riferimento a punti critici quali chiuse o sbarramenti. Non ultimi i laghi in Germania, dove verranno utilizzati sistemi video ad alta risoluzione combinati con strumenti di riconoscimento delle immagini ad alto rendimento attraverso l'uso di Intelligenza Artificiale, per monitorare i movimenti dello zooplancton.
   

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