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Anbi, Sardegna e Sicilia già in crisi idrica

Anbi, Sardegna e Sicilia già in crisi idrica

'Servono infrastrutture per dare stabilità idraulica all'Italia'

ROMA, 11 gennaio 2024, 10:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A inizio anno è già crisi idrica in Sardegna e Sicilia. Lo afferma l'Anbi (Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) che definisce l'Italia un "laboratorio climatico europeo" e indica la necessità di "infrastrutture per dare stabilità idraulica al paese".
    Più in dettaglio, in Sardegna, spiega l'associazione, gli invasi sono a un livello d'emergenza rossa nei comprensori di Sardegna Nord Occidentale, Alto Cixerri, Posada ed Ogliastra; a causa della scarsità di piogge e del caldo anomalo, la richiesta d'acqua è stata superiore al consueto e ha comportato, nel solo mese di dicembre, una riduzione di oltre 14 milioni di metri cubi negli invasi, dove attualmente mancano circa 380 milioni rispetto alla media degli anni recenti.
    Non va meglio in Sicilia, dove la crisi idrica, certificata dalla Regione, ha già comportato il razionamento dell'acqua in 39 comuni nell'area di Palermo, Agrigento e Caltanissetta; prima dell'ondata di maltempo dei giorni scorsi, si erano avuti 3 mesi di siccità estrema con piogge pressoché assenti e temperature, che hanno superato ogni record: ora mancano circa 54,5 milioni di metri cubi sulle medie più recenti.
    Lungo lo Stivale, ricorda l'Anbi citando tra gli altri i dati del Cnr, l'anno scorso ci sono state 31 vittime e 11 miliardi di danni per eventi atmosferici di particolare violenza, nello scorso autunno meteorologico (settembre-novembre) si sono registrate temperature mediamente superiori di 2,09 gradi al decennio precedente e dicembre 2023 è stato il terzo più caldo in assoluto con un'anomalia media di +1,87 gradi.
    "Le abbondanti riserve idriche ancora trattenute nei laghi e negli invasi artificiali rappresentano una preziosa cassaforte per i mesi a venire, confermando il bisogno di un piano nazionale per nuove infrastrutture idrauliche con funzioni calmieratrici tra i periodi di troppa e di scarsa disponibilità d'acqua sui territori" commenta Francesco Vincenzi, presidente dell'Anbi.
   

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