Il calo della bolletta del gas di
dicembre è una "ottima notizia, anche se purtroppo la favola è
destinata a durare poco", "visto che tra sette giorni cesserà il
mercato tutelato del gas, ossia quello che, come dimostrano i
dati di oggi, sta dando sollievo alle famiglie già allo stremo
per il carovita" afferma Marco Vignola, responsabile del settore
energia dell'Unione Nazionale Consumatori.
Un sollievo dato "anche grazie alla scelta di aggiornare i
prezzi mensilmente, ex post e non ex ante, e di cambiare
l'indice di riferimento, decisioni di Arera che hanno permesso
ribassi ben più consistenti rispetto al mercato libero" aggiunge
Vignola. "Se poi il Governo non rinnoverà lo sconto dell'Iva al
5%, scaduto il 31 dicembre, allora sarà la definitiva Caporetto
per le famiglie" conclude.
Dato il prezzo del gas comunicato oggi, infatti, "il mancato
rinnovo della riduzione dell'Iva comporterà una tassa da 168
euro su base annua, che salirà a 213 considerando anche il
ripristino degli oneri di sistema ora azzerati" si legge nella
nota dell'Unc.
Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, "se per
una famiglia tipo in tutela il -6,7% significa spendere 98 euro
in meno su base annua, 97,86 per la precisione, la spesa totale
nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l'anno
scorrevole, ma dal 1 dicembre 2023 al 30 novembre 2024,
nell'ipotesi di prezzi costanti), scende da 1467 a 1369 euro,
che sommati ai 681 della luce, determinano una stangata
complessiva pari a 2050 euro. Se il prezzo del gas scende del
6,7% rispetto a quello di novembre 2023 e crolla del 35,2%
rispetto al record storico del dicembre 2022, rispetto ai tempi
pre-crisi, ovvero nel confronto con dicembre 2020, il rialzo è
ancora astronomico: +45,8%. Rispetto alla spesa complessiva del
2020, pari a 975 euro, ora si pagheranno 394 euro in più,
+40,4%" conclude l'Unc.
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