L'Ecobonus, il meccanismo per
incentivare l'efficienza energetica negli usi finali introdotto
nel 2007, nel 2022 ha visto una riduzione degli interventi a
poco meno di 940.700, contro gli 1,04 milioni del 2021, un
valore comunque doppio rispetto a quello medio del periodo
2017-2019. Gli investimenti associati corrispondono a 6.823
milioni di euro, contro i 7.537 milioni mobilitati nell'anno
precedente, mentre il risparmio complessivo è stato di 2.136
GWh/anno, in calo rispetto ai 2.652 GWh/anno del 2021. Lo
rivelano il 12/o "Rapporto annuale sull'efficienza energetica" e
il 14/o "Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per
interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di
energia rinnovabili negli edifici esistenti", elaborati
dall'Enea.
La maggior parte degli interventi riguarda l'installazione di
impianti di climatizzazione più efficienti (3,08 miliardi di
euro, 64,7% degli interventi) e la sostituzione dei serramenti
(2,38 miliardi di euro, 20,6% degli interventi). Circa 605
milioni sono inoltre stati investiti per l'isolamento termico
dell'edificio, 482 milioni per le schermature solari e circa 124
milioni per la riqualificazione globale degli immobili.
Dal 2007, anno di avvio della misura, il numero di interventi
incentivati dall'ecobonus si aggira intorno a 6,4 milioni, con
un risparmio complessivo di quasi 25 mila GWh/anno, derivanti
soprattutto da interventi parziali su singole unità immobiliari
e poco meno di 60 miliardi di euro di investimenti attivati.
L'altra misura per l'efficientamento energetico degli
edifici, il Bonus Casa, nel 2022 ha registrato 508 mila
interventi, con un calo del 42,36% rispetto al 2021. Tuttavia,
in termini di risparmio energetico il decremento risulta
inferiore (-10%), passando da 925.033 MWh/anno del 2021 ai
833.294 MWh del 2022, tendenza che indica un miglioramento
qualitativo degli interventi sugli impianti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA