"Intendiamo rafforzare il percorso di
confronto e di comunicazione con i pescatori delle grandi
marinerie italiane, affinché gli impianti di produzione di
energia eolica offshore possano rappresentare un'opportunità di
ripopolamento di stock ittici e di habitat marini attualmente a
rischio o già compromessi. Ne beneficerebbe l'ambiente marino e
la stessa attività di prelievo". E' quanto ha dichiarato il
presidente di Aero, l'Associazione delle Energie Rinnovabili
Offshore, Fulvio Mamone Capria, a un convegno di Federpesca a
Roma.
"Accanto a questo obiettivo di medio periodo - ha proseguito
Mamone Capria -, le marinerie potranno proporsi per le attività
di assistenza e di monitoraggio degli specchi acquei ove
insisteranno gli impianti, soprattutto in quei periodi di fermo
pesca stabiliti dalle Autorità competenti. Inoltre, progetti di
acquacoltura in alto mare, già realizzati all'estero accanto
agli impianti di eolico offshore, potrebbero creare una vera
multifunzionalità dell'attività di pesca", ha aggiunto Mamone
Capria.
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