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Clima, ong: governo fermi i finanziamenti alle fonti fossili

Clima, ong: governo fermi i finanziamenti alle fonti fossili

'Migliorare le policy di Sace e Cassa Depositi e Prestiti'

ROMA, 27 novembre 2023, 13:21

Redazione ANSA

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A tre giorni dall'inizio della Cop28 (Conferenza mondiale sul clima) di Dubai e a poche settimane dal Summit Italia-Africa, cinque associazioni - ActionAid Italia, Focsiv, Movimento Laudato Si', ReCommon e Wwf Italia - supportate da 29 organizzazioni della società civile africana, chiedono che "il governo si impegni per interrompere i finanziamenti pubblici internazionali di progetti fossili" a favore di "soli investimenti sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico".
    A novembre 2021, ricorda la nota, "in occasione della Conferenza sul clima di Glasgow (Cop26), 34 paesi e cinque istituzioni finanziarie pubbliche aderirono alla cosiddetta 'Dichiarazione di Glasgow', impegno congiunto per porre fine a nuovi finanziamenti pubblici internazionali per progetti di estrazione, trasporto e trasformazione di carbone, petrolio e gas entro il 31 dicembre 2022. Anche l'Italia - che condivideva con il Regno Unito la presidenza della Cop26 - aderì all'iniziativa. La Dichiarazione di Glasgow riguarda le istituzioni di finanza pubblica: agenzie di credito all'esportazione come Sace e banche di sviluppo come Cassa Depositi e Prestiti". Attraverso Sace, "l'Italia è il primo finanziatore pubblico di combustibili fossili in Europa e il sesto a livello globale", indicano le cinque associazioni affermando che "dall'entrata in vigore dell'Accordo di Parigi sul clima, l'ammontare garantito per progetti di carbone, petrolio e gas equivale a 15,1 miliardi di euro" di cui il 42% in Africa e "nello stesso periodo, i prestiti di Cdp a progetti di petrolio e gas nel continente" africano "ammontano a 1,66 miliardi".
    Le organizzazioni sollecitano il governo per "una riforma del sistema internazionale finanziario e a programmare il raggiungimento almeno dello 0,7% del reddito nazionale lordo per l'aiuto pubblico allo sviluppo. Una riforma che ponga tutti i paesi in condizione di avere accesso a volumi di capitale adeguati per una transizione energetica a zero emissioni e per la resilienza delle economie contro i crescenti impatti climatici".
   

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