Il 66% degli abitanti della Pianura
padana ritiene che la qualità dell'aria sia peggiorata nel corso
degli anni, mentre solo il 10% ritiene che sia migliorata e il
20% pensa che sia rimasta invariata.
Lo rivela la seconda indagine Art-Er/Life PrepAir, condotta
da gennaio a marzo 2023, dopo quella del 2018 - 2019.
Il campione era formato da più di 7.000 cittadini residenti
nel Bacino Padano, che rappresentano circa il 38% dei Comuni e
il 78% della popolazione totale residente.
Nelle regioni del bacino padano vivono oltre 25 milioni di
persone (oltre il 40% della popolazione italiana) e qui si
produce più del 50% del Pil italiano.
Rispetto alla rilevazione del 2018, risultano incrementate sia
la percezione di miglioramento (6% nella precedente rilevazione)
che quella di peggioramento (63% nella precedente rilevazione).
Il 52% degli intervistati si dichiara molto preoccupato per
gli effetti sulla salute. Il trasporto è, per la maggioranza
degli intervistati, la principale causa di inquinamento. Il 27%
di loro ritiene di essere "molto bene informato" o "bene
informato" , mentre il 29% si considera "poco informato" o "per
niente informato". La maggior parte degli intervistati, ovvero
il 43%, rientra nella categoria intermedia di "parzialmente
informato".
Per quanto riguarda le iniziative ritenute più efficaci per
affrontare il problema, al primo posto troviamo i controlli
sull'inquinamento industriale, (24%), seguiti dagli incentivi
finanziari per lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti
a basse emissioni (14%) e da misure per facilitare la
transizione verso auto e camion a emissioni zero (14%).
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