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Nuovi inceneritori darebbero energia a 5 milioni di italiani

Nuovi inceneritori darebbero energia a 5 milioni di italiani

Assoambiente, bruciando 5 milioni di tonnellate di rifiuti

RIMINI, 08 novembre 2023, 17:00

Redazione ANSA

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All'Italia mancano i termovalizzatori. In loro assenza, finiscono in discarica o vanno all'estero oltre 5 milioni di tonnellate di rifiuti, che potrebbero generare energia per 5 milioni di italiani. E' quanto sostiene una ricerca presentata da Assoambiente (l'associazione delle imprese del trattamento rifiuti) nel corso di Ecomondo, la fiera dell'economia circolare in corso a Rimini.
    L'Italia ha fatto passi significativi negli ultimi 20 anni nella raccolta e gestione dei rifiuti: nel 2000 la raccolta differenziata era pari al 15% del totale dei rifiuti urbani raccolti, l'incenerimento pari all'8% e la discarica copriva due terzi del fabbisogno di smaltimento (67%). Nel 2021 (ultimi dati disponibili) la raccolta differenziata ha raggiunto quota 64% (19 milioni di tonnellate), il tasso di riciclo il 48,1% (14,3 milioni di tonnellate vengono effettivamente riciclate), il recupero energetico è pari al 18,3%. Solo il 19% dei rifiuti urbani va in discarica.
    Una parte di ciò che i cittadini conferiscono correttamente nei contenitori della differenziata (o nel porta a porta) non può essere riciclato, mediamente il 20%. A fronte di 14,3 milioni di tonnellate di rifiuti urbani riciclati, il sistema Italia genera circa 9,5 milioni di tonnellate di materiali non riciclabili. Esportiamo, inoltre, all'estero 0,650 milioni di tonnellate di rifiuto urbano trattato.
    Circa 5,2 milioni di tonnellate di questi materiali avrebbero un potere calorifico idoneo ad essere trattati da impianti di recupero energetico. Da questi potremmo ottenere 3,6 milioni di MWh elettrici, che potrebbero soddisfare i consumi di circa 5 milioni di italiani e che si aggiungerebbero all'attuale sistema di produzione di energia da rifiuti, pari a 4,5 MWhe.
   

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