"La bozza di Piano nazionale
integrato per l'energia e il clima, inviato alla Commissione
europea a giugno 2023, prevede l'attuazione di una riforma
generale delle detrazioni, che affronti con un approccio
integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli
edifici residenziali esistenti e superi l'attuale frammentazione
delle varie detrazioni". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e
della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in
audizione sul Superbonus edilizio al 110% davanti alla
Commissione Ambiente della Camera.
"La riforma -, ha spiegato il ministro -, dovrà essere
indirizzata prevalentemente alle unità immobiliari soggette
all'obbligo della direttiva Case green (prime case, unità
immobiliari con classe energetica bassa, situazioni di povertà
energetica ed edilizia residenziale pubblica) e garantire
aliquote distribuite in un massimo di 10 anni. Saranno ammessi
interventi sia singoli, sia di riqualificazione energetica
profonda (combinazione di più interventi)".
Per Pichetto, la riforma dovrà "garantire i benefici secondo
una aliquota ridotta per interventi singoli e, per gli
interventi di riqualificazione energetica profonda, poche
aliquote crescenti in funzione della performance energetica
raggiunta". Inoltre, dovrà "garantire costi massimi specifici
omnicomprensivi sia per singoli interventi, sia per interventi
di riqualificazione energetica profonda, di semplice verifica e
univoci per l'intero territorio nazionale".
Infine, la riforma dovrà "essere affiancata da strumenti
finanziari di supporto, ad esempio finanziamenti a tasso
agevolato, anche a copertura totale dei costi di investimento, e
cessione del credito, con condizioni di favore per le persone in
condizioni di povertà energetica".
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