Un Testo unico degli incentivi per
centrare gli obiettivi della Direttiva UE sulle case green
puntando "sullo strumento del trasferimento diretto" da parte
dello Stato, al posto di sconto in fattura e cessione del
credito. E' la proposta di Fillea Cgil per l'edilizia
residenziale privata allargabile - spiega il sindacato - anche
agli edifici pubblici e all'edilizia pubblica residenziale.
Un'alternativa "al blocco del governo Meloni sulle politiche di
riqualificazione energetica".
Fillea propone bonus per efficienza energetica "solo per le
prime case e se sono in classe G, F, E (con maggiorazione per
interventi sismici), con l'obiettivo obbligatorio di arrivare
alla classe D, un massimale prestabilito, trasferimento diretto
da parte dello Stato e una percentuale variabile dal 75% al 100%
in base al reddito del singolo o, sul modello tedesco, dei
proprietari che esprimono la maggioranza dei millesimi
condominiali, se di miglior favore.
Sulla base dell'Isee si avrebbero: 75% di incentivo per i
redditi tra 30 e 100mila euro; 85% tra 20 e 30mila euro; 100%
per i redditi sotto i 20mila euro con l'obbligo di cedere almeno
il 50% dei risparmi energetici. Dalle misure Fillea stima
effetti pari a +1,2 punti di Pil aggiuntivo l'anno, il 12% in 10
anni, con la creazione di 300mila posti di lavoro diretti
nell'edilizia.
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