Discutere sul divieto di vendita
delle caldaie a gas al 2020 "non fa bene" e "rischia di
distogliere l'attenzione dall''argomento più importante: come
raggiungere gli obiettivi del Green Deal al 2030, nel settore
residenziale". Lo afferma Luca Binaghi,presidente di Assoclima
(Anima-Confindustria). "Non ci appassiona un dibattito
proiettato al 2029 - prosegue - ma ciò che si deve fare già ora
per avviare una rapida e profonda elettrificazione dei sistemi
di riscaldamento nel settore residenziale". "La pompa di calore
elettrica - sottolinea Binaghi - non teme il confronto con
nessun'altra tecnologia, sia per efficienza in termini di
energia primaria, che di emissioni di CO2, che di utilizzo di
energia rinnovabile prelevata dall'ambiente". "Per questo motivo
- prosegue - riteniamo che l'attuale dibattito sottragga tempo
ed energie a un confronto sul come consentire a tutti di rendere
le proprie case più sostenibili, sia in termini ambientali che
economici, grazie alla pompa di calore elettrica e sul come
farla diventare il riferimento tecnologico del prossimo
decennio". "È necessario - sottolinea Binaghi - che la pompa di
calore non sia penalizzata da una tariffa elettrica che ancora
non tiene conto delle fluttuazioni dei prezzi dell'energia.
Dobbiamo intervenire con urgenza sul costo del kWh elettrico e
su una riduzione dell'aliquota IVA sulle bollette degli
utilizzatori finali".
"Occorre poi un orizzonte temporale certo per gli
investimenti - conclude il presidente di Assoclima - con un
piano d'incentivi stabile nel tempo e commisurato al contributo
che le diverse tecnologie Hvac (riscaldamento, ventilazione e
aria condionata, ndr) a disposizione possono dare al
raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione".
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