"Sono un profondo sostenitore del
fatto che tra qualche decennio ci sarà la fusione nucleare,
quella che prende due atomi piccoli, li mette insieme, produce
energia e non fa scorie, il meccanismo su cui funzionano le
stelle. Sono stato un po' sberleffato ma credo che abbiate letto
tutti che, negli ultimi mesi, sono arrivati risultati
estremamente promettenti da paesi che ci stanno investendo". Lo
afferma il Ministro della Transizione ecologica, Roberto
Cingolani, in audizione alla Camera. Il ministro osserva:
"sembra che proprio la crisi energetica abbia accelerato molto
l'interesse e il fatto crederci un po' di più".
"Ci vorranno 30 anni e più - continua Cingolani - ma credo
che sarà una strada da valutare. Nell'immediato non farei una
centrale nucleare di quelle che esistono già, sarebbe troppo
tardi, molto costoso e abbiamo un referendum che lo ha escluso".
"Farei una riflessione - aggiunge il ministro - per il futuro
energy mix che, sicuramente, adesso, deve spingere le
rinnovabili a livelli che non ci sono mai stati, deve cercare di
transire col gas perché ora, senza gas, non andiamo da nessuna
parte ma sulla scala di 10-15-20 anni deve porsi il problema di
come andare avanti senza ideologia".
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