(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Cresce in Italia il tasso di riciclo
delle pavimentazioni stradali con il recupero di fresato che
raggiunge il 30% del totale, rispetto al 20% del 2014 e al 25%
del 2018. Grazie alle pavimentazioni recuperate nel 2021 si è
evitato l'utilizzo di 420.000 tonnellate di bitume vergine e di
10.500.000 tonnellate di inerti, per un risparmio complessivo di
circa 420 milioni di euro di sole materie prime e una riduzione
di emissioni inquinanti equivalenti a quelle generate da 4
raffinerie di medie dimensioni.
E' quanto emerge dall'analisi condotta dal Siteb -
Associazione Strade Italiane e Bitumi - sul riciclo delle
pavimentazioni stradali in Italia e nei principali Paesi Europei
(fonte Eapa) secondo cui resta ancora da colmare il gap rispetto
ad altri Paesi europei che in media arrivano a recuperare circa
il 65% con la Germania all'82% di riciclo di fresato, la
Francia al 75%, la Svizzera al 90% e la Spagna al 60%.
Secondo l'analisi - resa nota in occasione di Asphaltica, il
Salone dedicato alle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni
stradali, sicurezza e infrastrutture viarie, promosso
dall'Associazione e da Veronfiere e in corso fino al 26 novembre
presso la fiera di Verona - "burocrazia, complesso e non
uniforme regime delle autorizzazioni e pregiudizio frenano
ancora lo sviluppo del riciclo".
Il fresato, totalmente riutilizzabile nelle costruzioni
stradali, possiede un elevato valore economico: Siteb ha
calcolato che il riutilizzo del 30% del fresato sul totale di 35
milioni di tonnellate di conglomerato bituminoso previsto per
quest'anno, comporterà il mancato impiego di 420.000 tonnellate
di bitume vergine (con relativa riduzione del fabbisogno di
petrolio) e il risparmio di 10,5 milioni di tonnellate di
inerti, per un valore economico complessivo di circa 420 milioni
di euro per le sole materie prime. Ipotizzando che in un futuro
non lontano il recupero del fresato possa raggiungere almeno
quota 50%, si potrebbe arrivare a impiegare 700.000 tonnellate
di bitume in meno ed evitare l'utilizzo 17,5 milioni di
tonnellate di inerti vergini, con un risparmio pari a 700
milioni di euro. (ANSA).
