I ministeri dell'Ambiente e della
Sicurezza energetica e delle Infrastrutture e dei Trasporti
hanno inviato alla Commissione europea il testo definitivo del
Piano Nazionale integrato Energia e Clima. Il Pniec - informa
una nota - conferma gli obiettivi raggiunti nella prima
proposta trasmessa a giugno 2023, superando in alcuni casi anche
i target comunitari, in particolare sulle energie rinnovabili.
"Oggi il nostro Paese - spiega il ministro Gilberto Pichetto -
si dota di uno strumento programmatorio che traccia con grande
pragmatismo la nostra strada energetica e climatica, superando
approcci velleitari del passato. È un Piano che abbiamo
condiviso con i protagonisti della transizione, che non nasconde
i passi ancora necessari per colmare alcuni gap, ma si concentra
sulle grandi opportunità derivanti dallo sviluppo di tutte le
fonti, senza preclusioni. Cito in particolare lo scenario
sull'energia nucleare, sia da fissione nel medio termine (a
partire dal 2035) che da fusione (a ridosso del 2050), che ci fa
guardare avanti a un futuro possibile".
Nell'aggiornamento del Piano, oltre alle fonti rinnovabili
elettriche, si punta su: produzione di combustibili rinnovabili
come il biometano e l'idrogeno insieme all'utilizzo di
biocarburanti che già nel breve termine possono contribuire alla
decarbonizzazione del parco auto esistente, diffusione di auto
elettriche, riduzione della mobilità privata, cattura e
stoccaggio di CO2, ristrutturazioni edilizie ed elettrificazione
dei consumi finali, in particolare attraverso un crescente peso
nel mix termico rinnovabile delle pompe di calore.
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