"Non puoi avere sviluppo sostenibile
in guerra. La guerra è fatta per uccidere le persone" e non
avremo pace se un Paese pensa di essere il capo del mondo. Lo
afferma l'economista della Columbia University , Jeffrey Sachs,
all'European Innovation for Sustainability Summit organizzato da
Eiis dove indica il paradosso di carroarmati a emissioni zero.
"Abbiamo bisogno di cooperazione globale e ne abbiamo bisogno
ora", è il suo messaggio. Se unisci "l'urgenza di intervenire"
per lo sviluppo sostenibile e la crisi climatica, "la
complessità" dei problemi, "l'incompetenza dei governi" e la
vastità degli interessi in campo, "la sfida è enorme ma è
assolutamente fattibile e raggiungibile", secondo l'economista.
"Le soluzioni sono chiare e a portata di mano. Il sistema
energetico può essere decarbonizzato per la metà del secolo. Ma
non se la guerra in Ucraina va avanti anno dopo anno. Si può
fare solo se c'è la pace e la cooperazione con la Russia e con
la Cina", spiega Sachs.
Il problema "più grande", secondo la sua analisi, sono gli
Stati Uniti che vogliono essere il "capo" del mondo. Questo ha
portato alla guerra in Ucraina dopo che "hanno rovesciato il
governo nel 2014" e "il Medio Oriente è così insicuro per le
idee statunitensi" perché "gli Usa hanno sostenuto Israele
contro lo stato Stato palestinese per 75 anni. Questo è ovvio ed
esplosivo", ha detto il professore.
Parlando degli studenti in mobilitazione per la Palestina a
New York, poco prima Sachs aveva scritto su X: "c'è molto da
criticare sulle proteste, ma in realtà sono prevalentemente
pacifiche. Qualsiasi analisi, anche su come le università
dovrebbero rispondere, deve tenere conto di questo fatto".
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