Le associazioni ambientaliste e
animaliste Enpa, Lac, Lav, Leidaa, Lipu-BirdLife Italia, Oipa,
Federazione nazionale Pro Natura, Wwf Italia, in una nota
congiunta attaccano la proposta di legge presentata alla Camera
dal deputato della Lega Francesco Bruzzone (Lega), il cui iter
sta partendo in Commissione Agricoltura.
Per le associazioni, la proposta prevede di "emanare il
calendario venatorio per legge, impedendo ai cittadini di poter
ricorrere; eliminare qualsiasi riferimento al limite della
stagione venatoria, così da autorizzare la caccia anche nel
delicato mese di febbraio; autorizzare la caccia sette giorni a
settimana togliendo il limite di tre giorni e i due giorni di
silenzio venatorio; introdurre gli istituti regionali a cui
chiedere il parere invece che a Ispra, attuando una sorta di
autonomia differenziata delle tutele della fauna cacciabile; e,
inoltre depenalizzare i reati, ad esempio lasciando la licenza
di caccia a chi è condannato per reati di bracconaggio in
perìodo di stagione chiusa".
"Dopo la proposta della caccia a 16 anni - dichiarano le ong
- e la relativa marcia indietro, una nuova sconsiderata
provocazione giunge dai parlamentari-cacciatori, come appunto il
deputato Bruzzone, i cui contenuti sono un campionario di
violazioni e irresponsabilità".
"In tema di caccia - proseguono le associazioni - l'Italia è
da tempo un osservato speciale della Commissione europea, in
procinto di attivare una o più procedure di infrazione dopo
varie inchieste condotte. Ebbene, nonostante questo, dalla Lega
e dai parlamentari filovenatori giunge un segnale offensivo".
Per le ong "è davvero necessario che il Governo, a partire
dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Ministro
dell'Ambiente Pichetto Fratin, si faccia sentire. Dicano se
stanno con le leggi e la natura o con l'illegalità e i fucili".
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