Anche la tequila diventa
'green': la famosa bevanda messicana sarà prodotta in modo
sostenibile, impedendo che la coltivazione delle piante di agave
(materia prima da cui si ottiene il distillato) provochi la
deforestazione.
Per farlo, anche i produttori del Michoacán hanno chiesto al
Consiglio regolatore di tequila (Crt) e al governo dello Stato
di Jalisco (principale produttore di tequila) una certificazione
denominata 'Ara' (Agave responsabile dell'ambiente) che è già
stata concessa a nove produttori di tequila negli Stati che
hanno la "denominazione di origine".
A Michoacán si coltivano 82,8 milioni di piante di agave in 29
dei 30 comuni che hanno tale denominazione di origine. Per
concedere l'Ara, le piantagioni di agave devono essere situate
su proprietà "preliminarmente convalidate nelle mappe di
compatibilità" predisposte dalle segreterie per l'Ambiente degli
Stati di Jalisco (ovest), Guanajuato (centro) e ora anche
Michoacán (sud).
Produzione ed esportazioni di tequila sono cresciute di oltre
cinque volte negli ultimi 30 anni e i dieci Paesi che la
importano di più sono Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia,
Inghilterra, Canada, Colombia, Italia, Australia e Giappone.
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