"Abbiamo provveduto a ripulire
l'opera d'arte deturpata da un atto incivile, per restituirla
alla comunità nella sua bellezza". Lo fa sapere Solvay, in
riferimento all'installazione luminosa, inaugurata il 10
settembre sulla rotatoria tra via Genova e la statale 10 nel
sobborgo alessandrino di Spinetta Marengo (Alessandria). Un dono
dell'azienda alla città, che rientra nell'accordo annuale di
gestione e manutenzione dell'area. Il simbolo di due sposi, la
città e il sobborgo - secondo l'autore Marco Lodola - le cui
vite si sfiorano, intrecciano continuamente. L'essenza di una
alimenta e dà valore a quella dell'altra.
Alla base di 'Cake Topper', nella notte, è stato appeso uno
striscione con la scritta 'Vostri i guadagni nostri i morti.
Solvay deve chiudere. Riprendiamoci il futuro'. A rivendicare
l'azione il collettivo studentesco e Fridays For Future,
impegnati questa mattina nella manifestazione per il clima, con
una cinquantina di partecipanti al corteo per le vie del centro.
"Il buongiorno si vede dal mattino e la scultura che accoglie
chi entra a Spinetta, da questa mattina, ha finalmente le vesti
che merita: quelle di un'opera rappresentativa di un secolo di
morti e veleni", spiegano in una nota i manifestanti.
"Continueremo a essere spine nel fianco di coloro che devastano
i territori, inquinando falde, aria, terra, senza alcun ritegno
per le vite che distruggono strada facendo, perfettamente in
linea con le fameliche necessità produttive del modello
capitalista. Siamo stanchi di morire per i vostri interessi, di
veder morire i nostri amici, i nostri cari, di ammalarci e non
poter combattere. Il tempo dell'attesa è finito, la soluzione è
una sola: chiusura e bonifica subito".
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