"Il nostro compito è lasciare alle
future generazioni strumenti e dati più affidabili con cui
valutare in modo inequivocabile l'entità dei cambiamenti
climatici". Ad affermarlo è Andrea Merlone, metrologo e
climatologo dirigente di ricerca dell'Inrim e associato
all'Istituto di Scienze polari del Cnr (Isp-Cnr). Ne parla
chairman della conferenza internazionale "Metrology for
Meteorology and Climate" (Mmc 2023) in programma da domani al 29
settembre a Torino, organizzata dall'Inrim, l'Istituto nazionale
di ricerca metrologica, ente pubblico di ricerca con il compito
di sviluppare la scienza delle misure in Italia. L'evento si
terrà nella sede Inrim di strada delle Cacce 91 e nella
Palazzina di caccia di Stupinigi, ex tenuta sabauda.
"Migliorare le nostre capacità di comprendere l'andamento
climatico della Terra - aggiunge Merlone - è l'obiettivo che ha
determinato la collaborazione tra climatologi, meteorologi e
metrologi al centro del nostro convegno. Solo misure precise e
affidabili ci danno infatti una conoscenza autentica dei
fenomeni e ci permettono quindi di impostare le azioni
correttive più urgenti e opportune".
Mmc 2023 è la quarta edizione di una conferenza che ha
inaugurato il proprio cammino a Brdo, in Slovenia, nel 2014,
proseguendo poi con le edizioni di Madrid, in Spagna, nel 2016,
e di Chengdu, in Cina, nel 2019. Il convegno prenderà in esame
argomenti come i metodi e gli strumenti oggi usati per il
rilevamento dei parametri climatici (temperatura, umidità e
pressione, radiazione solare, velocità e direzione del vento),
lo stato degli oceani, la valutazione dei dati storici sul
clima. Non mancheranno temi squisitamente metrologici come la
riferibilità delle misurazioni, l'incertezza di misura, la
capacità degli strumenti, le procedure di taratura.
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