Il 2020, uno dei tre anni più caldi
di sempre, chiude il decennio più caldo mai registrato secondo
l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO).
Nonostante il raffreddamento dovuto a El Nino, il 2020 è
stato un anno di caldo eccezionale che ha avuto un impatto serio
sulle condizioni meteorologiche in molte parti del mondo,
sostiene l'agenzia delle Nazioni Unite. Secondo gli esperti
"tutti gli anni di caldo da record hanno generalmente coinciso
con un El Nino particolarmente intenso, come è avvenuto nel
2016". Ciò significa che questo fenomeno climatico periodico che
provoca un forte riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico
Centro-Meridionale e Orientale (America Latina) nei mesi di
dicembre e gennaio in media ogni cinque anni, con un periodo
statisticamente variabile fra i tre e i sette anni e che ha
l'effetto di raffreddare le temperature globali, non è stato
sufficiente a smorzare il caldo di quest'anno.
Secondo gli ultimi rilevamenti dell'organizzazione i primi
dieci mesi del 2020 si sono piazzati al secondo posto per la
temperatura più calda dell'anno fino ad oggi, dopo il 2016 e
prima del 2019. In particolare il mese di novembre è stato
classificato come il più caldo o il secondo più caldo mai
registrato.
Ma la tendenza importante per capire l'andamento del clima è
quella a lungo termine, afferma l'agenzia meteorologica delle
Nazioni Unite che rileva come dagli anni '80 ogni decennio è
stato più caldo del precedente. E a causa dei livelli record di
gas serra che intrappolano il calore nell'atmosfera, si prevede
che la tendenza continuerà. L'anidride carbonica, che è alla
base del futuro riscaldamento globale, rimane infatti
nell'atmosfera per molti decenni. Dunque, secondo il Wmo c'è una
probabilità su cinque che entro il 2024 la temperatura globale
media superi 1,5 gradi Celsius.
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