L'emergenza coronavirus fa saltare
anche la conferenza Onu sul clima CoP26, presieduta dal Regno
Unito con la partnership dell'Italia, ma il segretario generale
delle Nazioni Unite, Antonio Guterres invita a "proseguire gli
sforzi per aumentare l'ambizione e l'azione sui cambiamenti
climatici".
L'appuntamento, cruciale nella battaglia globale contro i gas
serra, era in calendario a Glasgow per novembre, con due
pre-vertici attesi nelle settimane precedenti a Milano e a Roma,
ma è stata rinviata al 2021, come ha reso noto il governo
britannico senza indicare ancora una data precisa. Anche gli
eventi italiani, previsti in autunno, legati alla Cop26 sono
rinviati, come il vertice Onu che era previsto a Glascow. Lo
dichiara il ministro dell'Ambiente Sergio Costa facendo presente
che per via dell'emergenza coronavirus la "situazione è in
evoluzione" e "non ci sono ancora date. Ma la lotta ai
cambiamenti climatici non si ferma".
"Il mondo - ha annunciato il ministro britannico delle
Attività Produttive, Alok Sharma, incaricato dal premier Johnson
di presiedere la conferenza - sta affrontando una sfida globale
senza precedenti e i Paesi sono giustamente concentrati negli
sforzi per salvare vite umane combattendo contro il Covid-19.
Per questo abbiamo deciso di riprogrammare la CoP26".
"Dopo l'annuncio ufficiale che la Cop sul clima che si
sarebbe dovuta tenere a Glasgow in novembre slitterà al 2021,
anche i due appuntamenti preparatori, la pre-Cop e la Youth for
climate, che si sarebbero dovuti tenere in Italia, a Milano, il
prossimo autunno saranno spostati" conferma il ministro italiano
per l'Ambiente Sergio Costa. "Non ci sono ancora le nuove date -
aggiunge Costa - perché la situazione è in evoluzione.
Rimandare, però, non significa abbassare l'attenzione verso i
cambiamenti climatici".
Il portavoce del Palazzo di Vetro spiega che il segretario
generale Guterres, "sostiene la decisione del Regno Unito e
dell'Ufficio Unfccc di ritardare la Cop26". "Centinaia di
migliaia di persone si ammalano gravemente e molti muoiono per
il Covid-19, la necessità di eliminare il virus e salvaguardare
la vita è la nostra priorità principale", aggiunge. "La scienza
sul clima non è cambiata - ricorda però Guterres - le emissioni
sono a livelli record, l'impatto si moltiplica e aggraverà le
sfide socio-economiche che questa crisi intensificherà".
E anche dall'Unione europea arriva l'impulso non allentare
gli sforzi per il clima. Il posticipo della Cop26 , non è "un
motivo per interrompere il lavoro necessario per affrontare i
cambiamenti climatici", dichiara il presidente della Commissione
ambiente dell'Europarlamento Pascal Canfin. "Dobbiamo
finalizzare la legge dell'Ue sul clima - continua - con un
obiettivo di riduzione aggiornato del 55% al 2030 a tempo debito
e continuare ad affrontare i cambiamenti climatici e la perdita
di biodiversità con i nostri partner internazionali".
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