Milioni di persone hanno visto il
filmato, diventato virale su internet, di Greta Thunberg che lo
scorso fine settimana a Stoccolma - durante il primo dei due
concerti per il clima - ha cantato e ballato sul palco "Never
Gonna Give You Up", assieme all'interprete Rick Astley. E' stata
l'occasione per lanciare il "Climate Live" di sabato, una serie
di concerti organizzati dal movimento Fridays for future -
ispirato dalla giovane attivista svedese e dai suoi scioperi del
venerdì da scuola - che saranno trasmessi da 20 paesi in sei
continenti in diretta per chiedere ai leader mondiali che
parteciperanno alla Cop26 tra dieci giorni a Glasgow "Ci senti
ancora?", cioè per sollecitare un'azione globale per affrontare
l'emergenza climatica.
Artisti, attivisti e scienziati saliranno sui palchi di tutto
il mondo - dall'India al Kenya, dalla Finlandia all'Uganda,
dall'Estonia alla Turchia, dallo Zimbawe alla Nuova Zelanda, dal
Giappone alla Germania, al Brasile, al Messico e ad altri paesi
(ma non c'è l'Italia) - per i concerti sul clima, gratuiti e
senza scopo di lucro, per sensibilizzare quante più persone
possibili sull'emergenza del global warming e sulle sfide in
particolare di alcune popolazioni, in prima linea di fronte al
collasso ecologico.
Climate Live, quindi, unirà le persone di tutto il mondo
attraverso la musica nella lotta per la giustizia climatica e
nella corsa per salvaguardare il futuro del pianeta. Del resto
Greta Thunberg ha spesso ricordato: "Per cambiare tutto, abbiamo
bisogno di tutti".
Durante i concerti, gli organizzatori di Climate Live
inviteranno il pubblico a firmare la Global Climate Live
Petition, la petizione che sarà consegnata ai leader mondiali
durante uno sciopero giovanile per il clima al vertice Onu sul
clima Cop26 di Glasgow. La petizione elenca dieci richieste ai
leader mondiali, tra cui la dichiarazione di un'emergenza
climatica globale, la fine dell'uso dei combustibili fossili e
l'inversione della perdita di biodiversità entro il 2030.
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