I ragazzi di Friday For Futures
Italia, per la prima volta, sono intervenuti alla Camera in
un'audizione alla Commissione Ambiente, il 5 febbraio. Il tema
erano alcune correzioni alla legislazione relativa alle
limitazioni dell'emissioni inquinanti legate agli impianti di
combustione medi, una discussione tecnica, ma che è stata
occasione per gli attivisti Marianna Panzarino, 25 anni,
studentessa, e Giovanni Mori, 28 anni, ingegnere energetico, di
portare all'attenzione dei deputati presenti l'emergenza
climatica.
"Riteniamo assolutamente marginale il lavoro su questi atti,
- ha dichiarato Marianna Panzarino - se al contempo il Pniec
(Piano nazionale integrato energia e clima) contiene ancora
ingenti finanziamenti al gas fossile, non riporta informazioni
chiare sulla conversione energetica e prevede obiettivi
imbarazzanti, come la riduzione del 37% delle emissioni entro il
2030, quando lo stesso Green New Deal Europeo - a sua volta
insufficiente per rimanere entro l'aumento di 1.5°C - ne prevede
il 55%".
"Quello che noi chiediamo - ha continuato Panzarino - è una
cessazione di ogni sussidio ai combustibili fossili, nel più
breve tempo possibile, nell'ottica di un piano di
decarbonizzazione al 2030, chiediamo una mobilità pubblica
efficiente e capillare, che possa essere una reale alternativa
alla mobilità climatica, chiediamo giustizia climatica per tutti
i territori che saranno interessati da questa emergenza e
chiediamo una road map precisa che ci porti alla conversione e
poi allo spegnimento delle centrali termoelettriche italiane".
"Abbiate il coraggio di guardare in faccia la realtà, e di
dire che qualcuno ha molta più responsabilità di altri per tutto
il tempo che abbiamo buttato finora. Non anni, ma decenni! C'è
un elefante nella stanza, onorevoli deputati - ha concluso
Giovanni Mori - e sta per sedersi su tutti noi".
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