"Per dare un'idea di quanto la
sostenibilità sia pervasiva anche nelle discussioni del board,
nel 2021/2022 i temi Esg sono stati discussi in circa il 40%
delle nostre riunioni, mentre nel 2023 e nel 2024 sono stati
all'ordine del giorno del 100% delle riunioni". Così il
presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, intervenendo a un
panel dell'Euronext Sustainability Week in corso a Milano. "E'
una trasformazione - ha aggiunto - molto apprezzata dal mercato
e dalle principali agenzie di rating, basti pensare che Cdp è
diventata uno dei più grandi emittenti di bond Esg in Europa".
La finanza, secondo Gorno Tempini, "sta vivendo un momento di
grande trasformazione normativa sui temi Esg, penso alla
Corporate sustainability reporting directive, che da un lato
crea più chiarezza tra gli operatori, ma che dall'altro rende
più sfidante l'accesso al credito per le aziende".
L'obiettivo "di Cdp è avere un approccio pragmatico: dobbiamo
combinare la nostra missione, sostenere lo sviluppo del Paese e,
quindi, estendere le opportunità di credito al tessuto economico
e produttivo italiano, con l'impegno a rendere i finanziamenti
sempre più vicini ai nuovi standard europei. Per questo, abbiamo
introdotto policy interne per ogni settore in cui investiamo,
dall'energia ai trasporti fino alla difesa, per definire cosa
vogliamo finanziare e cosa no". Il presidente ha ricordato come
"questo si sia tradotto in un nuovo modo di valutare i nostri
finanziamenti, che integrano gli obiettivi Esg sia ex ante che
ex post, un modello rischio-rendimento-impatto. La valutazione
ex post è fondamentale in questo senso" e "per ogni operazione
monitoriamo il finanziamento, misuriamo l'impatto ed
eventualmente valutiamo l'estensione del credito. Tutto ciò ha
significato un grande cambiamento interno per cassa, sia delle
strutture operative che del board".
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