Dopo aver migliorato ulteriormente
le performance di sostenibilità nel corso del 2023, in linea con
l'obiettivo di 'carbon neutrality' nel 2030, Pirelli si pone
l'obiettivo Net Zero al 2040. Il gruppo, aggiornando il piano
industriale, rivede anche i suoi target di sostenibilità e vuole
diventare la prima azienda del settore tyre che riduce le
emissioni assolute di gas serra (GHG) di Scope 1, 2 e 31
di almeno il 90% rispetto all'anno di riferimento 2018.
Nel percorso di decarbonizzazione Pirelli prevede un
obiettivo intermedio fissato al 2027, anno entro il quale si
impegna a ridurre le emissioni assolute di gas serra del -62%
per gli Scope 1 e 2 e del -28% per lo Scope 3, rispetto al 2018.
Per questo entro il 2025 tutte le fabbriche a livello globale
utilizzeranno il 100% di energia elettrica rinnovabile (target
già raggiunto per le fabbriche in Europa, Nord America e Latam);
entro il 2030 il 75% delle presse per la vulcanizzazione sarà
elettrificato. A livello di materie prime prevede di aumentare
costantemente la quantità di materiali di origine non fossile
nei propri prodotti. Il P Zero E già oggi contiene più del 55%
di materiali di origine naturale e riciclati, un risultato
superiore rispetto al target del precedente piano che prevedeva
l'uso del 43% di materiali rinnovabili entro il 2025 su
selezionate linee di prodotto. Per tutte le linee di prodotto,
inoltre, Pirelli utilizzerà materiali bio-based e riciclati pari
al 30%
nel 2025 e al 40% nel 2030. In linea con l'impegno sulla
salvaguardia del patrimonio forestale da cui deriva la gomma
naturale, dalla stagione 2024 introdurrà la certificazione FSC
(Forest Stewardship Council) su tutti i pneumatici prodotti e
utilizzati in F1. Entro il 2026 l'obiettivo è portare il 100% di
gomma naturale certificata FSC nella produzione europea.
Ma la sostenibilità passa anche dall'obiettivo Zero
Incidenti, con un indice di frequenza degli infortuni atteso di
circa 1 entro il 2025 rispetto all'1,74 del 2023 (numero di
incidenti sul lavoro su un milione di ore lavorate).
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