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ASviS,più sviluppo con norme Ue su tassonomia e greenwahsing

ASviS,più sviluppo con norme Ue su tassonomia e greenwahsing

Nove proposte per recepirle in Italia

ROMA, 08 febbraio 2024, 11:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le nuove norme europee sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese e sulla lotta al greenwashing rappresentano una grande opportunità per il sistema economico italiano.Ne è convinta l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) che alla qeustione ha dedicato un seminario con il Dipartimento di Giurisprudenza all'Università Roma Tre, durante il quale ha presentato nove proposte per sostenere le imprese nella trasformazione e rendere efficace la nuova normativa L'obbligo di una maggiore trasparenza e responsabilità dell'impatto sulle persone e l'ambiente, in linea con i nuovi principi inseriti nella Costituzione italiana nel 2022, si ricorda, impone alle imprese di innovare i sistemi produttivi e i modelli di governance, con implicazioni profonde sulle loro scelte strategiche, sui loro investimenti e anche sulle politiche economiche nazionali.
    "La Direttiva che vieta il greenwashing concordata recentemente tra il Parlamento europeo e il Consiglio rappresenta un ulteriore passo in avanti verso un'economia più sostenibile e integra efficacemente la legislazione sugli obblighi di rendicontazione delle imprese, ora estesa anche a quelle di medie dimensioni - afferma il direttore scientifico dell'ASviS, Enrico Giovannini. "Con le nuove regole le imprese dovranno accelerare la transizione dei sistemi produttivi verso la sostenibilità a tutto campo e rendere i cittadini-consumatori-risparmiatori, i lavoratori, i manager e gli imprenditori sempre più consapevoli delle conseguenze delle loro azioni".
    "Il Regolamento europeo sulla Tassonomia ambientale stabilisce i criteri validi per il diritto dell'Unione Europea per determinare se un'attività economica possa qualificarsi come "ecosostenibile" - afferma il Rettore dell'Università Roma Tre Massimiliano Fiorucci - al fine di individuare il grado di ecosostenibilità degli investimenti effettuati nell'attività stessa e, quindi, il grado di ecosostenibilità delle operazioni e dei prodotti finanziari tramite i quali tali investimenti vengono compiuti".
    In dettaglio il Policy Brief dell'ASviS formula nove proposte e raccomandazioni rivolte alle istituzioni italiane per rendere efficace l'introduzione delle nuove regole, minimizzando i costi per le imprese: accelerare l'adozione delle direttive europee sulla rendicontazione di sostenibilità; definire con attenzione il sistema di revisione/assurance delle informazioni di sostenibilità, i soggetti autorizzati a svolgere questa funzione e le competenze ad essi richieste; sostenere le imprese, specialmente le pmi, nel processo di transizione al nuovo sistema di rendicontazione; rafforzare i processi di acculturazione e formazione a tutti i livelli delle figure aziendali e professionali coinvolte; favorire il flusso di dati ESG dalle imprese al sistema bancario e finanziario; agevolare la finanza a impatto tramite il miglioramento della qualità delle informazioni di sostenibilità; accelerare la digitalizzazione dell'informazione e rafforzare la qualità e la comparabilità dei ratings/scoring ESG a livello europeo e internazionale; contribuire positivamente ai processi europei e internazionali di standardizzazione della rendicontazione di sostenibilità; favorire una partecipazione più ampia e sistematica della società civile agli organismi preposti alla definizione delle regole in materia di informazione di sostenibilità.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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