Migliora la gestione dei rischi Esg
da parte delle imprese dell'area euro, con l'Italia che presenta
valori in linea con quelli dei Paesi dell'eurozona. Lo rileva il
secondo rapporto annuale della Consob sulle 'Principali tendenze
in tema di investimenti sostenibili e criptoattività', che
analizza l'andamento del Sustainalytics Esg risk score, indice
che aiuta gli investitori a identificare i rischi Esg delle
imprese.
A livello settoriale, l'esposizione ai rischi Esg è più
elevata per le utilities e per i produttori di energia rispetto
alle società del manifatturiero o dei servizi mentre in Italia
si registra un'esposizione delle imprese finanziarie ai rischi
Esg in media più elevata rispetto alle società non finanziarie.
Il rapporto 2023 include un focus sulle società quotate in
Italia, finalizzato a verificare se l'Esg risk score e l'Esg
Refinitiv rating (una misura della performance Esg delle
società) siano correlati con alcune delle principali
caratteristiche delle imprese (come performance, volatilità,
liquidità, leva,
capitalizzazione, price to book value o price on earnings).
Dal focus emerge che il gruppo di imprese che presentano un
punteggio di sostenibilità più elevato è rappresentato dalle
imprese con maggiore liquidità e capitalizzazione, mentre non si
registrano differenze significative fra i due gruppi in termini
di performance, volatilità e valutazioni di mercato.
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