"Il regolamento spedizione rifiuti
che il Trilogo dell'Unione europea si appresta a votare il 16
novembre imporrà alle aziende europee di esportare rottami
ferrosi soltanto ad aziende straniere che garantiscono lo stesso
tipo di trattamento praticato nella Ue. Il 50% dei paesi
extraeuropei non saranno giudicati adeguati. E questo farà
mancare alle nostre imprese che raccolgono i materiali ferrosi
uno sbocco per i loro prodotti". Lo ha detto all'ANSA la
vicepresidente di Assofermet, l'associazione delle aziende del
trattamento dei rottami ferrosi, Cinzia Vezzosi, alla fiera
Ecomondo a Rimini.
"Col nuovo regolamento, per mandare il rottame in Malesia,
dovrò dimostrare che là sarà trattato come in Europa - ha
spiegato Vezzosi -. Dovrò fare un audit lungo e costoso sul
territorio e sull'impianto. Chiedere un simile impegno alle
nostre aziende sarà un limite per loro".
"L'Italia è un'eccellenza nel recupero del rottame ferroso -
ha detto ancora Vezzosi -. Raccogliamo 13,5 milioni di
tonnellate all'anno e ne mandiamo alle acciaierie in Italia 13
milioni, il 96%. Il restante mezzo milione di tonnellate, il 4%,
viene esportato. E questo export salva i cantieri che raccolgono
il rottame in un momento come questo. A causa della crisi
economica, le acciaierie italiane riducono la produzione, e
quindi il ritiro. Il mercato dà segni di rallentamento. C'è meno
domanda, e i prezzi calano".
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