La Generazione X è la "più
preoccupata" (47%) e ha rimandato l'acquisto di beni non
essenziali, i Baby Boomer sono "preoccupati in una certa misura"
(33%) e hanno anche loro rimandato l'acquisto di beni non
essenziali, mentre i Millennials sono "preoccupati" ma senza
modificare il proprio comportamento. La maggiore riduzione di
spesa è prevista per i prodotti di lusso e fascia alta o i
prodotti di design (53%), seguiti da viaggi (43%), attività
virtuali online (42%) e abbigliamento e calzature (41%).
Persiste comunque un desiderio di spesa futura, spiega lo
studio. Inoltre, più di tre quarti dei consumatori (78%) sono
disposti a pagare di più per un prodotto realizzato o reperito
localmente oppure prodotto con materiale riciclato, sostenibile
e eco-compatibile (77%) o da un'azienda nota per le proprie
pratiche etiche (75%). Quanto ai canali d'acquisto, i negozi
rimangono prettamente invariati, anno su anno, come mezzo di
consumo più comune nel 2022 (43%), mentre l'utilizzo di
smartphone (34%), Pc (23%) e tablet (15%) registra
complessivamente una lieve riduzione. Il metaverso è ancora
nella fase iniziale di adozione ed è un mezzo ancora
sotto-utilizzato, con solo un quarto (26%) degli intervistati
che ha dichiarato di aver utilizzato la piattaforma per
l'intrattenimento, le esperienze virtuali o l'acquisto di
prodotti nel 2022.
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