"Abbiamo chiamato Imprese Coesive
quelle Pmi manifatturiere che hanno attenzione sui temi Esg: la
stima parla di oltre un terzo ovvero 49 mila imprese". Sono i
dati presentati dal direttore generale del Centro studi
Tagliacarne delle Camere di commercio, Gaetano Fausto Esposito,
al festival dello sviluppo sostenibile di Asvis dove indica che
"queste imprese coesive potrebbero rappresentare un universo di
riferimento volontario per la rendicontazione non finanziaria".
Un'altra indagine campionaria su 4 mila imprese mostra
inoltre che quasi il 12% delle Pmi redige già un bilancio
sociale e un 5% scarso che redige un bilancio di sostenibilità.
"C'è una certa consapevolezza almeno dichiarata del sistema
imprenditoriale di minori dimensioni dell'utilità di questi
strumenti", osserva Esposito, "non stiamo partendo da zero".
Tuttavia dividendo le imprese per numero di addetti emerge
che tutto il segmento delle micro è "molto indietro" di fronte a
"una sfida molto ocmplessa di cui buona parte del sistema non ha
contezza", per il direttore. "Sono questioni percepite da molte
imprese tutte in termini burocratici e di inutilità sostanziale.
Il loro problema principale è non chiudere l'attività, non tanto
di rappresentare gli invesitmenti green", osserva Esposito.
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