L'emissione di un titolo di Stato
green è più complicata di una corporate ma il minitero
dlel'Economia e delle Finanze su questo fronte si è mosso
velocemente e con un ruolo riconoscuto anche all'estero. E'
quanto emerso dall'intervento di Maria Cannata, oggi nel
consiglio di esperti del Dipartimento del Tesoro e presidente di
Mts, all'Italian Sustainability Week di Borsa Italiana, dedicata
alle tematiche Esg.
"A differenza da una società il budget di uno Stato ha una
grande pluralità e dispersione di voci di spesa, difficile da
monitorare in ogni passaggio della sua implementazione. Diverse
spese di alto valore ambientale sono di mantenimento e non un
investimento (per esempio la gestione dei parchi naturali)", ha
premesso Cannata segnalando che "l'organizzazione di un preciso
monitoraggio e il report di processo richiede un grande sforzo
di coodinamento tra molte amministrazionee. E in Italia è stato
creato un comitato interministeriale".
"Alla fine di febbraio 2021 il Tesoro ha pubblicato un modello
per l'emissione dei green bond sovrani e il 3 marzo è stato
lanciato con successo il primo Btp Green bond. E una seconda
tranche è stata collocata a ottobre", ha ricordato e ha indicato
che "sei categorie di spesa sono per centrare gli obiettivi
ambientali fissati della Tassonomia Ue".
"Il primo report si allocazione e impatto è stato pubblicato a
maggio 2022 e un mese dopo il settimo Climate Bond Awards ha
riconosciuto l'Italia come Sovereign Green Market Pioneer nel
2021 per l'emissione del Btp Green".
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