Un settore altamente tecnologico,
con un giro d'affari di 820 miliardi di euro l'anno, capace di
creare circa 5,4 milioni di nuovi posti di lavoro. Sono questi
alcuni dei numeri relativi alla filiera dell'idrogeno in Europa
nel 2050 e contenuti nel report presentato da H2IT,
l'Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile.
Nato dalla collaborazione tra 48 player dell'industria, 12
centri di ricerca e 7 tra cluster e associazioni, il report
contiene le raccomandazioni essenziali per creare le condizioni
politiche e normative a sostegno del comparto in Italia. Uno
studio dettagliato, che ha coinvolto l'intera filiera e portato
all'elaborazione di 51 priorità d'azione e 66 policy, declinate
in 7 diversi segmenti: produzione; trasporto, distribuzione e
trattamento; stoccaggio; mobilità; usi energetici; usi
industriali, residenziali e feedstock; supply chain e tematiche
trasversali.
L'Italia ha il potenziale per posizionarsi strategicamente in
tutti i settori di "riferimento della filiera idrogeno:
produzione, logistica e trasporto, industria, mobilità,
residenziale", afferma Alberto Dossi, presidente di H2IT. Per
vincere la sfida della decarbonizzazione è giunto il "momento -
aggiunge - di elaborare una strategia nazionale dell'idrogeno
che realizzi un ampio piano di investimenti e riforme".
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