"Il deposito delle scorie non sarà in
Sardegna e noi non permetteremo che sia in Sardegna, che ha già
pagato dal punto di vista ambientale. La Sardegna non è la
discarica d'Italia. Qua sarà molto complicato per il ministro
dell'Ambiente poterlo anche solo proporre": lo ha detto la
presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, parlando a
margine della Convention 'Energies and Transition
Confartigianato High School' che si è aperta oggi a Chia
(Cagliari).
"Sul tema dello sviluppo e della fonte energetica vedremo,
voglio distinguere le cose", ha aggiunto. "Quand'ero al
ministero, per esempio, ho finanziato un progetto sulla
fissione, quindi non c'è una preclusione ideologica. Noi
vogliamo capire bene quelli che sono i temi reali, industriali
di questa tecnologia, perché se ne fa tanto parlare ma i
reattori di quarta generazione in questo momento non sono ancora
industriali e i mini-reattori non sono ancora disponibili".
Secondo la governatrice, "se in questo momento l'alternativa
sono i reattori di terza generazione che abbiamo già visto in
Francia e in Germania e che la Germania sta dismettendo,
sicuramente non è la strada che noi vorremmo percorrere. Detto
questo la tecnologia va avanti, noi non abbiamo appunto
preclusioni ideologiche, ma abbiamo una grande attenzione a come
vengono gestiti gli scarti e a come vengono gestite le scorie".
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