Accordo tra A2a e Rea Dalmine per
ampliare la rete di teleriscaldamento a Bergamo. Lo hanno
siglato oggi l'amministratore delegato della multiutility Renato
Mazzoncini e il presidente della società che gestisce
l'inceneritore di Dalmine (Bergamo) Francesco Bramani. Grazie
all'intesa, dal prossimo autunno, A2A Calore e Servizi (gruppo
A2a) potrà infatti portare "calore pulito" in città, riscaldando
fino a 11mila appartamenti in più. Grazie all'utilizzo del
calore di scarto dell'impianto Rea Dalmine sarà quindi possibile
evitare l'emissione in atmosfera di 15mila tonnellate di CO2
l'anno. Il recupero di calore aumenterà inoltre l'energia
termica a disposizione della rete del 50%, con un aumento in 5
anni di 2,6 milioni di metri cubi di volumetria riscaldata.
"Il teleriscaldamento è una delle leve più efficaci per
decarbonizzare le città", spiega Mazzoncini sottolineando che
nel caso di Bergamo si tratta di un impianto di nuova
generazione, "che non utilizza fonti fossili ma cascami
termici". Secondo il manager, che è docente e membro
dell'advisory board del Politecnico di Milano, "il recupero di
calore è uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile che A2a sta
perseguendo in tutte le sue filiere". "Stiamo lavorando -
argomenta - affinché il teleriscaldamento utilizzi sempre più il
calore di scarto dei grandi impianti industriali come i
termovalorizzatori, le acciaierie e i data center, per
riscaldare e rinfrescare le abitazioni senza produrre ulteriore
CO2".
"Con il collegamento a Rea Dalmine - conclude - Bergamo potrà
ampliare la propria rete grazie a calore pulito: un contributo
importante per vincere la sfida del Climate City Contract e
raggiungere la neutralità climatica già nel 2030".
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