"Con le nuove norme Ue sugli
imballaggi, in pericolo c'è il 60-70% del fatturato del settore
del packaging alimenti freschi italiano, che vale 1,5 miliardi
di euro". Lo dice Marco Bergaglio, Presidente di
Unionplast-Federazione Gomma Plastica.
"Il nuovo regolamento imballaggi europeo (Ppwr) che il
Parlamento ha votato a Strasburgo - ha proseguito Bergaglio -
vieta molteplici tipi di packaging monouso in plastica, e
temiamo fortemente che danneggerà un intero sistema di
eccellenza nel riciclo, ed intere filiere produttive, per la
scelta ideologica di penalizzare il riciclo a favore del riuso,
che comporta una serie di impatti negativi, dalla logistica alla
sicurezza fino al maggior consumo di acqua ed energia".
"Decenni di investimenti e progressi per la creazione di un
modello italiano di economia circolare assurto a leader a
livello internazionale, certificato dal recente 72% dei rifiuti
da imballaggio riciclati, non sono serviti a nulla contro
un'impostazione iniqua, dai dubbi risultati ambientali e che
incredibilmente non poggia su nessuna valutazione di impatto
credibile", ha aggiunto Bergaglio.
"Il rischio concreto è che in nome del no 'senza se e senza
ma' alla plastica, si inneschi una reazione a catena a
detrimento della sostenibilità - ha concluso il presidente di
Unionplast -: prodotti con una durata media minore, condizionata
dall'assenza della protezione data dagli imballaggi, con
l'aumento di scarti e sprechi alimentari, e il ricorso al
cartoncino accoppiato con plastica o altri materiali, che
produce più rifiuti e maggiore Co2 per lo smaltimento. Se dunque
l'obiettivo del Ppwr era di diminuire i rifiuti da imballaggio,
il fallimento è concreto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA