"E' possibile ridurre del 50% le
emissioni di Co2 del settore dei trasporti al 2030. Ma il 50%
della mobilità a quella data rimarrà comunque sulle fonti
fossili". Lo ha detto Roberto Tomasi, amministratore delegato di
Autostrade per l'Italia (Aspi) al Forum per l'intermodalità
sostenibile a Roma.
"L'elettrico è certamente un terzo di questa riduzione - ha
proseguito Tomasi, il rinnovo del parco auto ha bisogno di una
accelerazione. E' fondamentale avere una rete di ricarica
rapida, e stiamo investendo su questo. I biocarburanti sono un
altro terzo della soluzione, ma anche questi li dobbiamo
sostenere, e dobbiamo aumentare la produzione. L'ultimo terzo
della riduzione verrà dal digitale: sull'efficienza degli
spostamenti si può fare molto, e per un'infrastruttura digitale
ci vuole molto meno tempo che, ad esempio, per la Gronda di
Genova".
"Il trasporto su gomma copre per l'84,4% le esigenze di
mobilità delle merci - ha detto ancora Tomasi -. Se pensiamo di
spostare la mobilità su altre modalità di trasporto, non
riusciremo a raggiungere l'obiettivo, la rete autostradale
assolve un ruolo non sostituibile. Occorre rigenerarla,
ammodernando e potenziando l'infrastruttura, per restituirle
altri 50 anni di vita (come stiamo facendo). Ed è necessario
l'impegno congiunto degli operatori di settore per rinnovare la
rete e sviluppare la filiera dei diversi vettori energetici".
Per Tomasi "tagliare del 50% le emissioni dei trasporti
sarebbe come moltiplicare per 7 volte il trasporto ferroviario".
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