La Liguria è la prima regione per
riduzione di emissioni di gas serra, la Val d'Aosta è regina
delle rinnovabili, il Trentino è campione per l'efficienza
energetica degli edifici, la Calabria è avanti nel biologico. Lo
rivela Ciro (Climate Indicators for Italian Regions), la nuova
piattaforma di Italy for Climate (centro studi della Fondazione
per lo sviluppo sostenibile) che raccoglie le buone pratiche
ambientali delle Regioni italiane. La piattaforma è stata
presentata a Rimini alla fiera delle rinnovabili Key.
È la Liguria la regione apripista in termini di riduzione
delle emissioni pro capite di gas serra. Il valore si è, ridotto
del 65%, oltre l'obiettivo 2030 del green deal, soprattutto
grazie alla riduzione nell'uso di carbone: nel 1990
rappresentava il 60% del fabbisogno energetico e nel 2021 il 5%.
In termini di assorbimenti forestali, la Toscana risulta
essere la seconda regione più performante, con 270 tonnellate di
Co2 assorbite per ogni km quadrato.
Campania e Sicilia sono le più virtuose per consumi finali di
energia pro capite, grazie ad un clima particolarmente mite che
richiede un minore fabbisogno di riscaldamento.
A spiccare nell'ambito dell'energia rinnovabile, con una
quota record pari al 97,6% del totale dell'energia consumata, è
la Valle d'Aosta, regione storica dell'idroelettrico italiano.
Il Veneto, invece, si distingue per numero di Comunità
energetiche rinnovabili (Cer) attivate, 13 solo nel 2022.
È il Trentino che spicca per quota di edifici in classe A (la
più efficiente dal punto di vista energetico), mentre nelle
regioni del sud si registrano quote record di consumi elettrici.
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